Perché il Cammino Primitivo

Perché il Cammino Primitivo

E adesso un po’ di storia e un po’ di motivi per scegliere il Cammino Primitivo (o Camino Astur-Galaico del Interior). Oltre che capire come fare a partire (al di là dei biglietti).

Quando nell’anno del Signore 829 il re asturiano Alfonso II il Casto venne informato dal vescovo Teodomiro, di Iria Flavia, della scoperta in remoti territori galiziani delle reliquie dell’apostolo Giacomo, erano passati quindici anni dal momento in cui l’eremita Pelayo aveva identificato il luogo della santa sepoltura, grazie ad un “turbinare” di stelle.

Il suo, lungo i resti dell’antica calzata romana che andava da Oviedo a Lugo e fino al monte Libredòn, fu il primo pellegrinaggio dedicato a san Giacomo Maggiore, ritenuto uno dei tre più importanti fra i compagni di Gesù (dietro solo a San Pietro e a San Giovanni). E visto che il Regno delle Asturie era una piccola enclave cristiana, selvaggia ed isolata tra invasioni e occupazioni di mori (ed il potente Emirato di Cordoba), l’idea di avere le reliquie di uno dei tre testimoni della Trasfigurazione di Cristo era decisamente un elemento geo-teo-politico da non sottovalutare*.

cartina
(sono poi solo 310 km circa, in 13 tappe)

Adesso che abbiamo fatto un po’ di cultura, torniamo a noi: non tutti sanno che quando vi dicono “ah, anch’io sono andato a Santiago e ho fatto IL camino” vi omettono una banale verità. IL camino, in realtà, sono I cammini, perché i pellegrini arrivavano da tutte le parti e non c’era la ProLoco, all’epoca.
I principali sono:
• il Cammino Francese (ok, il più famoso, un po’ mainstream già nell’antichità, da Roncisvalle)
• il Cammino del Nord (che costeggia l’Atlantico, dai Paesi Baschi in poi);
• la Via della Plata (che parte da Siviglia e l’Andalusia e attraversa l’Estremadura e la Castiglia)
• il Cammino Portoghese (che – stupore! – parte da Lisbona).
• poi ce ne sono un tot considerati “minori”, tra cui il nostro Primitivo, l’Inglese ed una serie di variazioni sul tema, da Finisterre in poi…

Cambiano i chilometraggi da percorrere, cambiano i livelli di “fatica”, cambiano i quantitativi di turisti, cambiano un sacco di cose, da un cammino all’altro.
A me, ovviamente, piacciono le cose poco di moda e quindi un cammino che si chiami “Primitivo”, che sia più impervio e spartano degli altri e che pur essendo caduto in disuso sia stato IL PRIMO non può che fare da richiamo con un urletto boschivo “scegli me! scegli me!”. Ed eccoci qui.

Ci ho già provato con tre miei cari amici nel 2011, ma abbiamo ripiegato ad un certo punto sul Francese. Nei prossimi giorni penso vi rivelerò perché: intanto basti sapere a tutti che testimonierò cosa accade se si affronta questo genere di avventura senza nessuna forma di allenamento preventivo, fumando un pacchetto di Merit al giorno, e conducendo una vita che chiamare “sedentaria” è un eufemismo.

Ah, solo una cosa, se decidete anche voi che è ora di mettersi in viaggio per un cammino qualsiasi, non potete dall’oggi al domani prendere uno zaino e partire. O meglio, potete farlo e poi vi perdete la cosa più divertente che è cercare il “Sello” in ogni chiesa, albergue o luogo che visitate: si tratta di procurarvi una “Credenziale” (una specie di “passaporto” o “tessera punti”) su cui vengono apposti timbri ad ogni tappa, che permette la fruizione di alcune strutture e, soprattutto, di farvi riconoscere il pellegrinaggio una volta arrivati a Santiago. Se no niente indulgenza plenaria ed è proprio un peccato.
Una nota di colore è chi vi consegna questa “Credenziale”, in nome della Confraternita di San Jacopo di Compostella. A Torino (e per il Piemonte) si tratta dell’avv. Paolo Clerici, del quale dirò solo una cosa: vi fa già decisamente entrare nel “mood” se gli guardate la barba. Un idolo, simpaticissimo e disponibile, affabile ed in qualche modo mistico.

Tra l’altro volevo mettere una colonna sonora a questo post e ho trovato vagando su Youtube una che suona istericamente il violino per finta, in boschi, vestita da folletto… non potevo non postarla, anche se non era l’approccio potente al tema che cercavo.

 

*Devo aggiungere qualche commento al fascino medievale della cosa? Cioè, regno montagnoso cristiano circondato da musulmani, antiche strade romane in decadenza che un re percorre per andare a fondare un luogo di culto che sopravvive da oltre mille anni, boschi e valli e valichi… più che un pellegrinaggio è una Quest tolkeniana! (lo so, non è lo spirito giusto)

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1 Comment

  • Andrea T Posted Agosto 14, 2014 4:56 am

    È lo spirito giusto! La quest Tolkieniana è l’unico senso di una vita degna! ‘ Se no niente indulgenza plenaria ed è proprio un peccato.’ mi ha fatto molto ridere… Nelle scorse settimane sono stato a Burgos per un matrimonio… e prima a Barcelona, dove ho visto la Sagrada Famiglia… E ti ho pensato… a Settembre dobbiamo vederci e parlare un po’ di medioevo, modernità, crisi e cristianesimo…

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