Spingere! E spingeremo

Spingere! E spingeremo

Spingere… 14 agosto – Ore 11.22

Casa Miranda, in A Lastra. Mancano ancora 7 km ma oggi sono fiacco. Sto bevendo una birra, ieri sera sono stato in camera e mi sono addormentato a mezzanotte e mezza dopo un fantastico pulpo a la gallega. Poi sveglia alle 5.30 e un’altra alba (la quinta consecutiva che vedo) con bei paesaggi. Non so se inizi ad essere un po’ di nostalgia di casa o al settimo giorno lo spirito del ritorno, ma mi sta passando meno del solito. Soprattutto credo abbia “rotto il ritmo” il fatto di essermi abbandonato alle comodità superflue (lenzuola, cuscini, doccia non comune…) ed essere per un attimo uscito dalla modalità pellegrino per entrare in quella “turista”.

Dopo la prima salitona ruderi molto belli di uno degli hospitales per i pellegrini (risalente al 1390, Montouto), con rovine celtiche poco più in là (un dolmen chiamato Pedras dereitas), tra le pale eoliche sul crinale. Non saranno mulini e non sarò Don Qixjiote ma un po’ dello spirito c’è. E a seguire l’umore il picco di ribasso del morale è stato in un tratto di falsopiano su strada asfaltata (circa 5 km pendenza 10/15% in salita), per cui me la prendo comoda e mi fermo ad ogni bar-tienda (tra l’altro è il giorno dei cani: ne ho incontrati due tenerosi e coccolosi, che mi fanno pensare ad Alf). In tutto è una tappa poco impegnativa: 28 km prima di quelle più piane e lunghe che da domani mi porteranno prima al ferragosto di Lugo e poi fino a Santiago.

Tra l’altro ieri sera ho conversato su un piano più personale coi miei occasionali compagni di viaggio, Mauro e Giovanni, e si sono rivelate bellissime persone (al di là del giochino psicologico del “deserto” che mi hanno fatto durante il cammino con interessanti risultati). Cádavo è la meta di oggi, tra poco riparto… Fa freschetto e il cielo è sempre nuvolo: 7 giorni di brutto tempo salvo rari sprazzi illusori (la roba non mi si asciuga! Problemoni!).

Ps: al pit-stop è veramente piacevole scambiare qualche parola coi pellegrini; vecchi, giovani, spagnoli, tedeschi… Hanno una qualche luce dentro positiva, che forse è l’esperienza fuori dal tempo a tirar fuori. Una cosa che in qualche modo si ricollega al discorso delle fonti che ho fatto qualche post fa: trasferiscono energia e voglia di andare avanti, tutti da soli e tutti insieme.

…Spingere…

Ore 13.30

Gli ultimi 7 km alla fine mi hanno ristorato. Quando si sbaglia strada si capisce il valore della strada giusta, quando si tituba sul raggiungere la meta l’arrivo dà ancora più soddisfazione. Bellissimi boschi, saliscendi morbidi, ad un certo punto un intensissimo profumo di legna bruciata. E poi l’ultimo crinale prima dell’arrivo all’albergue, coi muscoli belli caldi e quasi voglia di andare ancora avanti.
Dopo lumachine e lumaconi, tra l’altro, introduco un altro attore nella recita del “piccolo popolo”: credo siano toporagni. Ne ho visti 4 o 5 morti negli ultimi due giorni, in posizione come se dormissero. Darò loro un ruolo al prossimo trip.

Domani si continua a spingere…

 

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